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SS Nomadic: l’ultima testimone della White Star Line

Dopo aver visitato il Titanic Belfast, non potevo perdere l’occasione di salire anche a bordo della SS Nomadic, oggi ormeggiata proprio accanto al museo. Spesso chiamata il “mini-Titanic”, questa nave non è solo un tender di lusso, ma un vero e proprio pezzo di storia della White Star Line, l’unica nave della compagnia sopravvissuta al tempo.

La costruzione della SS Nomadic a Belfast

La SS Nomadic fu costruita tra il 1910 e il 1911 nei celebri cantieri navali Harland & Wolff di Belfast, gli stessi che realizzarono Titanic e Olympic.
Progettata da Thomas Andrews, condivide con i grandi transatlantici non solo il design, ma anche lo stile raffinato degli arredi interni.
La sua missione era chiara: trasportare i passeggeri di prima e seconda classe da Cherbourg ai giganti del mare che non potevano attraccare in porto, come Titanic e Olympic.

I passeggeri illustri diretti al Titanic

Il 10 aprile 1912, la SS Nomadic scrisse una delle pagine più importanti della sua storia. Da Cherbourg imbarcò 274 passeggeri diretti al Titanic, tra cui alcune delle personalità più ricche e famose dell’epoca:

  • John Jacob Astor IV e Madeleine Astor

  • Benjamin Guggenheim

  • Margaret “Molly” Brown

  • Noël Leslie, contessa di Rothes

  • Charlotte Drake Cardeza

  • George ed Eleanor Widener

  • J. Bruce Ismay, presidente della White Star Line

Quella fu la sua occasione per entrare nella leggenda, collegando il porto francese al transatlantico più famoso della storia.

La SS Nomadic durante le Guerre Mondiali

La vita della Nomadic non si fermò a Cherbourg. Durante la Prima Guerra Mondiale fu requisita come dragamine e nave da trasporto truppe dalla Marina francese.
Nella Seconda Guerra Mondiale, prese parte all’evacuazione di Cherbourg e successivamente servì la Royal Navy come nave caserma a Portsmouth.
Dopo la guerra riprese il suo ruolo originale, facendo da tender a navi iconiche come la Queen Mary e la Queen Elizabeth fino agli anni ’60.

Una nuova vita a Parigi

Nel 1968 la Nomadic concluse il servizio con la White Star Line e fu acquistata da imprenditori francesi. Rimorchiata a Parigi, fu trasformata in ristorante galleggiante e discoteca sulla Senna, proprio accanto alla Torre Eiffel.
Negli anni ’70 fu un locale mondano molto apprezzato, fino a quando negli anni ’90 cadde in abbandono. Nel 2002 venne trasferita a Le Havre, in attesa di un destino migliore.

Il ritorno a Belfast e il restauro

Nel 2006, grazie a una grande campagna di raccolta fondi, la SS Nomadic tornò a Belfast, dove era stata costruita. Restaurata con cura, dal 2013 è aperta al pubblico come nave museo nel Titanic Quarter, proprio accanto al Titanic Belfast.
Gli interni, ricreati fedelmente, permettono ai visitatori di rivivere l’atmosfera dei saloni di prima classe e degli spazi destinati ai passeggeri e all’equipaggio.

Perché visitare la SS Nomadic

Oggi la SS Nomadic è l’unica nave della White Star Line ancora esistente, un autentico patrimonio navale britannico registrato nel National Historic Fleet.
Definita il “mini-Titanic”, rappresenta un’occasione unica per salire a bordo della storia e vivere da vicino l’eredità del Titanic.

Visitare la SS Nomadic e il Titanic Belfast significa immergersi completamente in una delle pagine più affascinanti e commoventi della storia marittima.